Se cerchi in rete troverai facilmente articoli che spiegano i buoni motivi per gettarsi in questa esperienza assurda quale è l’Erasmus.
Ti convinceranno in qualsiasi maniera che questa è l’esperienza che fa per te e che non potrai vivere senza.
Ebbene, se hai cercato i buoni motivi per NON farlo mai, sei capitati nel posto giusto.
Dopo due Erasmus (e altri due in programma) credo di essere la persona più adatta a rispondere alle domande più gettonate sul fatidico anno all’estero e ho riassunto le dieci cose peggiori proprio qui.
PERDERAI TEMPO
Questa è la prima domanda in assoluto che mi fanno i ragazzi che non hanno mai fatto l’Erasmus (e che forse non hanno troppa intenzione di farlo)
“Hai perso tempo? Hai dato tutti gli esami?”
Spero che questa sia l’ultima volta che io debba spiegare i pro e i contro e rispondo semplicemente con:
si. Ho perso moltissimo tempo. Intere giornate a fare amicizia, scoprire nuovi posti, interfacciarmi con culture diverse e attendere treni che mi portassero a miglia e miglia di distanza. Per non parlare delle serate al pc o davanti ad una birra con amici, programmando il weekend successivo.
In realtà questo può diventare pericoloso: ti chiederai per il resto della tua vita come hai potuto sprecare così tanto tempo chiuso in casa!
PERDERAI MOLTI AMICI…E A VOLTE ANCHE L’AMORE
Mi spiace essere così sincera ma… un periodo all’estero è il modo migliore per capire chi davvero tiene a te. Ti accorgerai che la lista delle tue priorità cambierà velocemente e che l’amica che ti parlava di quanto fosse figa la sua nuova Michael Kors forse non ti gasa più come un tempo, né tantomeno ascoltare le lamentele su skype del tuo (ex) ragazzo sul mancato rigore della Juve.
PIANGERAI TANTISSIMO
Eh si, anche i più forti. In erasmus si piange sempre la terza settimana e l’ultima. La terza perché vi accorgerete che casa è lontana e che non siete in vacanza e l’ultima…perché non vorrete rientrare.
SPENDERAI UN SACCO DI SOLDI
Fatevelo dire da me che ho vissuto a Parigi e a Spalato. Nel primo posto la vita era carissima mentre nel secondo avevo tutte le carte in regola per fare la riccona del villaggio con la sola borsa erasmus.
E invece? E invece ho speso tutto per vedere i Balcani, mangiare Burek e brindare a Rakja.
E si, sono stati i soldi meglio spesi della mia vita, mi piace chiamarli “esperienze”
PERDERAI LA MEMORIA
Attenzione! So già che stai pensando alle sbronze e alle innumerevoli cazzate che farai sotto i fumi dell’alcool e che farai finta di dimenticare.
No, intendevo tutt’altro: Avrai così tanti bei ricordi, nuovi amici, immagini impresse di gite fuori porta, serate, tanti diversi modi di dire in tutte le lingue d’europa che la tua memoria dovrà necessariamente sacrificare qualcosa… eliminando magari gossip della tua città, date di esami e…pin del bancomat.
SMETTERAI DI ACCONTENTARTI…O LO FARAI TROPPO
Sembra un controsenso ma ti assicuro che una volta rientrato il racconto del tuo amico su come ha passato il sabato sera in discoteca non ti farà più effetto.
Però ti acconteterai di un semplicissimo tramonto o del suono del mare d’inverno per essere felice.
NON TI RICONOSCERANNO PIU’
Non cambierai carattere, ma semplicemente non avrai più voglia di portare la maschera che hai tenuto per tutta la vita indossata.
Farai quello che vorrai, ti vestirai come meglio credi e imparerai a non dare troppa importanza ai commenti degli altri.
PRENDERAI MOLTI CHILI
Si sa, le esperienze pesano 😉
NON SMETTERAI PIU’ DI PARLARE
Sarai così entusiasta della tua esperienza che vorrai dirla a tutti. Ma non solo, metterai timidezza da parte e avrai un sacco di aneddoti ed esperienze da raccontare. La cosa più figa di tutte è che ora potrai farlo in più lingue diverse.
SARAI CONTAGIATO
Da una cosa bellissima e meravigliosa che si chiama voglia di fare. Capirai l’importanza di scoprire il mondo e non vorrai più perdere il tempo a casa studiando capitoli e capitoli di cose capite da qualcun altro. Vorrai iniziare tu a fare qualcosa e magari voler aiutare gli altri.
E undicesima…AVRAI SEMPRE FAME
Insaziabile di esperienze, di vita, di voglia di scoprire e poi si sa… le persone felici hanno sempre fame 🙂
Ilaria Polisino
English version here !
giugno 15, 2017 at 2:03 PM
Mi è venuto da piangere 🙂 L’articolo è bellissimo, complimenti! Io ripartirei domani! Un abbraccio… 🙂
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giugno 15, 2017 at 8:55 PM
Amore mio!!!Mi hai commosso…mi sono immedesimata a te!!!Cose che avrei voluto fare ma,ho sacrificato per costruire la mia famiglia!!Sentire te ,vedere le tue foto,leggere le tue emozioni,mi fa sentire vicina al tuo mondo….ti voglio bene….
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giugno 16, 2017 at 3:40 PM
Sintesi perfetta di un’esperienza indimenticabile!
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giugno 17, 2017 at 3:23 PM
Ok, l’Erasmus è bellissimo per conoscere nuovi amici e vedere nuovi posti e ingrassare, sono d’accordissimo, il problema però è: con quali soldi farlo? Di chi?
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giugno 20, 2017 at 6:27 PM
Mi e’piacuto un sacco il tuo articolo. Anche perche’ scrivo anch’io sulle stesse cose. 🙂 due Etamsus,due anni fuori casa, il cuore rotto haha. Se vuoi, vieni anche da noi >>> insideboccalupo.wordpress.com/2017/03/29/10-reasons-that-erasmus-will-ruin-your-life-en/?preview=true
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giugno 20, 2017 at 7:52 PM
Io anni fa scelsi di non fare l’Erasmus nè in triennale nè in specialistica.
Non ho la controprova per dire se ho fatto bene o meno, però non me ne sono mai pentita 🙂
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giugno 21, 2017 at 10:08 am
Partirò per un erasmus a Valencia a settembre. Sono emozionata, ma allo stesso tempo terrorizzata da ciò a cui andrò incontro. Spero solo che sia un’esperienza indimenticabile, nel bene e nel male!
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giugno 21, 2017 at 10:10 am
Valencia è il mio sogno nel cassetto! Poi la vita mi ha portato altrove 🙂 ogni Erasmus ha i suoi pro e contro, ma è un’esperienza che secondo me bisogna fare. Vuoi forse privarti di qualcosa in questa vita?
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giugno 21, 2017 at 10:18 am
all’inizio sarà dura…ma poi ti renderai conto che è stata la miglior scelta che potessi fare!
Vai carica e propositiva..e tutto andrà al meglio!!!
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giugno 21, 2017 at 10:16 am
Niente di più vero!
L’Erasmus ti cambia la vita, ti dà la carica in più per tutto!
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giugno 22, 2017 at 6:16 PM
Parole più adatte non esistono! Un’esperienza sensazionale, così come questo articolo
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giugno 22, 2017 at 9:21 PM
Grazie mille Alessia 🙂
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gennaio 6, 2019 at 5:30 am
Vorrei dire una ultima cosa:
Se una persona “proprio” vuole fare l’Erasmus, abbia almeno il buonsenso di scegliere un istituto che sia alla “propria altezza” in tutti i sensi.
Almeno a livello di richieste linguistiche, di requisiti in termini di esami di ammissione, di limiti di età(molti istituti stranieri hanno limiti di età rigidissimi), di curriculum, e di altro..
Inutile che uno che studia in un istituto di basso livello di periferia, con blandi esami di ammissione, nel quale viene ammesso anche chi studia per passatempo magari, con voti mediocri, vada a fare un Erasmus per esempio (faccio un esempio estremo di istituto fra i più rigorosi) al conservatorio di Vienna..
Oppure di un istituto discipline economiche fra i più famosi e ultraselettivi a livello mondiale.
Non gli sarebbe utile per diversi motivi:
1)verrebbe a contatto con un metodo di insegnamento nuovo.. ma il suo livello è troppo basso rispetto a quello dei colleghi.
Non potrebbe mai avere uno scambio utile “alla pari” con loro.
Non riuscirebbe a studiare come fanno loro, sarebbe un peso per gli altri in certi casi.
2)verrebbe inevitabilmente messo da parte, i colleghi capirebbero benissimo che non ha il livello per poter sognare di entrare in un istituto tanto prestigioso e difficile.
Non sono stupidi e si vede subito..
3)Non potrebbe mai continuare l’esperienza di studio in quell’istituto, nemmeno dopo la laurea.. perchè magari scelgono poche persone da tutto il mondo per poterci studiare.. e lui non ha i requisiti per poter superare la concorrenza in un eventuale esame d’ammissione. Dovrebbe comunque lasciare quell’ambiente di studio.
Tantomeno potrebbe lavorare mettendosi in competizione con gente che ha un livello troppo superiore al suo.
4)quando succede vengono fatte delle lezioni un pochino semplificate per quella persona.. viene aiutata in certi casi.. ma non capisce davvero cosa significa studiare in quell’istituto partendo dai livelli dai quali sono partiti i suoi colleghi.
5)Essere ammessi come Erasmus ha tutto un altro livello di difficoltà(inferiore) che essere ammessi come studenti ordinari.. in alcuni degli istituti di cui parlo.
Anche se mettesse nel curriculum un Erasmus al conservatorio di Vienna, chi lo sentirebbe capirebbe che non ha il livello degli studenti di tali conservatori.
Idem in un istituto dedicato a studi economici.. o nel campo scientifico.. facendo due domande un potenziale datore di lavoro capirebbe subito che ha scelto un istituto come Erasmus che non era alla “portata” del suo curriculum.
Potrebbe essere addirittura deriso in casi estremi..
Lo dico perchè conosco persone che “davvero” hanno fatto questi errori.. volevano divertirsi…
provare il gusto di studiare per 6 mesi in un istituto nel quale non sarebbero mai stati accettati..
Alla fine il loro curriculum e relativa carriera non si sono spostati di molto.. anzi..
Meglio scegliere un istituto alla “propria altezza”. Un domani potrebbe essere utile.
Se in futuro uno volesse continuare in quel paese, nello stesso istituto avrebbe delle possibilità per poter entrare. Di conseguenza l’esperienza potrebbe avere un seguito. I mesi passano subito.. concentrarsi solo sul divertimento, l’esperienza diversa eccetera.. non sempre è costruttivo.
Quasi nessuno di quelli che conosco ha fatto questo ragionamento prima di partire. Molti se ne sono pentiti poi di non averci pensato prima.
P.s: è solo il mio umile parere. Spero, anche se non siete d’accordo, di aver dato degli spunti di riflessione interessanti. Visto che sembrano cose banali.. ma poi
vedo che moltissimi cascano negli stessi errori.
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